Mente o cuore, dov’è la conoscenza della realtà?

L’uomo, in cammino in questa realtà duale, cioè governata dalla legge degli opposti, bello brutto, alto e basso, bianco e nero e via all’infinito, si trova ogni giorno in un apparente eppure concreto conflitto tra mente e cuore.

 

Nel corso della storia l’uomo si è creato via via un solco sempre più profondo tra ciò che percepisce, e nella percezione il cuore ha un ruolo fondamentale, e ciò che la mente tramite il pensiero, diventato sempre più pensiero razionale, impone.

 

Nel momento in cui l’uomo si è accorto che il pensiero è una facoltà propria della sua specie, vedendo che intorno a sé nel regno vegetale e animale non lo possedeva perlomeno con le stesse caratteristiche, ha dato sempre più credito e spazio al cosiddetto “potere della mente” il quale ha creato intorno all’uomo una rete fittissima di legacci, di strutture che davano alla sua conoscenza sempre più potere sul mondo.

E quelle medesime strutture l’hanno reso e ci rendono tutt’oggi ignoranti e lenti nell’apprendimento.

 

Infatti oggigiorno così com’è costruita la rete della conoscenza e delle informazioni essa non è più acquisibile da un singolo individuo nonostante mezzi sempre più integrati e veloci.

E da qui nascono da una parte le specializzazioni che diventano veri e propri ghetti, e dall’altra la necessità di aiutarsi tramite tecnologie, la più evidente il sistema computer, poichè altrimenti incapaci di proseguire con la stessa modalità e logica nella crescita della conoscenza.

 

Peccato che le tecnologie di per sé non abbiano coscienza.

 

E comunque il processo, apparentemente veloce in realtà è lento ed ancora più lenta è la crescita di coscienza per gestire le nuove informazioni.

 

Quindi da una parte abbiamo un mare di informazioni e di conoscenze e dall’altra parte una profonda difficoltà ad acquisirle rendendo così giorno dopo giorno sempre più ignorante l’uomo della strada che per conseguenza è più ignorante l’umanità nel suo insieme.

E non è sufficiente dire che oggi l’uomo della strada ha più istruzione di enne anni addietro perché è il contesto all’interno del quale si trova a vivere che fa la differenza.

  

Questo fa sì che chi ha in mano il controllo della conoscenza ha il potere su tutti gli altri…. Come sempre è stato!

 

Questo aspetto oggi si evidenzia in modo particolare in due strutture che stanno determinando la realtà o meglio la qualità di vita dell’umanità intera: l’economia e la scienza.

 

Così ci troviamo di fronte ad un bivio: o la stress di questa situazione ci costringe a trovare un modo nuovo di acquisire informazioni o per assurdo sarà sempre più ignorante la grande massa dell’umanità e lento il progresso rispetto al potenziale e alla necessità della realtà che da essa nel frattempo si genera per complessità.

 

Una conferma in questa direzione l’ho avuta dalla lettura del libro “Salva te stesso” di Petrov  Arkadij che certamente si sta trovando di fronte, nella sua sperimentazione e nei risultati che ottiene, un muro di conflitto nei confronti del pensiero e metodologia della scienza tradizionale e del pensiero comune.

Eppure ci mette a disposizione non teorie ma fatti concreti, esperienze già in parte sistemizzate ed efficacemente operative ma che prospettano un cambio non solo nell’individuo ma nell’Essere Umano come processo epocale, evolutivo prima nella Coscienza e poi sul piano fisico.

 

Sempre da più parti stanno nascendo modalità di acquisizione e comprensione della realtà diverse dalla pensiero logico razionale a cui ci hanno addestrato sin da bambini.

 

Ed ora un nuovo libro di Mariano Tomatis  Te Lo Leggo nella Mente  parla delle facoltà della mente, non voglio usare le la parola “potere” perché evoca già da subito una visione distorta del tema, che non sono appunto derivate dal pensiero logico razionale come dicevamo sopra.

 

Penso sia giunto il momento di smettere di guardare valutare fenomeni della realtà che ci appaiono strani alla nostra cultura qualunquista, quasi che fossero fenomeni da circo, per incominciare ad attivare in noi la curiosità di comprendere nel profondo come funzionano questi meccanismi perché se sono a disposizione anche solo di una persona sono potenzialmente a disposizione di tutti.

  

Avere il coraggio di mettersi in discussione e quindi per logica conseguenza di mettere in discussione i dogmi all’interno dei quali abbiamo circoscritto delle strutture a cui poi deleghiamo la nostra vita è diventato una necessità se vogliamo progredire come individui e come Umanità.

 

Lasciamo pure che all’inizio sia stupore e curiosità, l’importante è che non vengano poi, le informazioni così acquisite, accanto nate con il pensiero che la nostra realtà quotidiana è tutt’altra cosa.

 

La lettura è probabilmente ancora oggi lo strumento più potente di base per avviare un processo, interiore prima ed esteriore poi, di cambiamento e di ricerca del nuovo che inevitabilmente si traduce in una crescita di coscienza.

 

E potremmo così scoprire successivamente che con insegnamenti, addestramenti ed affiancamenti possiamo modificare profondamente il modo in cui viviamo interpretiamo e costruiamo la nostra realtà.

 

Dobbiamo però ribaltare il pensiero che la mente sia il capotreno ed il cuore il bigliettaio: non è così! Fidatevi del cuore!

 

Lasciate che sia il cuore il vero motore delle vostre scelte e della vostra crescita.

Mente o cuore, dov’è la conoscenza della realtà?ultima modifica: 2013-04-03T16:48:00+02:00da gio08gio
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