Una storia a 432 Hz

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Alberto è il mio vicino di casa. Single, 50 compiuti e un vissuto familiare nella sua unicità simile a molti. Da sei anni ci si conosce e ci si scambia solo qualche breve parola come spesso mi è capitato nelle relazioni “occasionali”….o considerate tali.

“Sai nel mio settore non c’è più lavoro redditizio!” – mi racconta qualche tempo fa.

E così si è iscritto a Prosperitynet e la relazione tra noi cambia. Ovvio!

“Non rientro mai a casa volentieri. Alle volte giro a vuoto in auto pur di non rincasare. Mi manca un luogo accogliente per leggere, ascoltare musica, meditare: quasi quasi cambio casa….” –

“Sicuro  che non si può fare nulla per valorizzarla al meglio? – gli dico – Il rischio è che cambi casa, ma nulla cambia!” – insisto.

Intanto i mantra vibrano in quel che c’è.

Qualche giorno prima di Natale bussa alla mia porta: “Mi sono comprato un impianto hifi nuovo!” – Wow!! Esclamo tra me e me. Dovete sapere che fin dall’età di 16 anni è uno dei miei hobby preferiti e che ancora oggi mi appassiona.

Alberto aveva ascoltato musica e meditato da me in qualche occasione ed era rimasto piacevolmente emozionato dal risultato sonoro e coinvolgimento che il mio sistema audio induce.

“Mi aiuti ad inserirlo?” – mi chiede direttamente.

 “Potrebbe significare molto di più che collegare qualche cavo: sei disposto a mettere ordine nella tua casa?” – gli dico senza mezzi termini.

“Certo che sì!” – mi risponde con ferma semplicità – “ok, cominciamo!” – gli rispondo con altrettanto semplice entusiasmo.

L’abitazione è una porzione di casa colonica situata nell’alta collina veronese. Tre locali: entrata/cucina abitabile di 25 metri quadrati su pianta quadrata dove è inserito l’impianto audio (soluzione pessima sia dal punto di vista della fruizione che del risultato sonoro), un piccolo locale di una diecina di metri quadri o poco più al primo piano più servizi adibita a seconda camera e ritrovo (anche questa troppo piccola per il suo impianto ma che con un sistema idoneo potrebbe essere valorizzata in modo accettabile), al secondo piano una bella stanza rettangolare sottotetto a culmine con volta perlinata e pavimento in legno adibita a camera da letto principale.

A me pare  molto semplice la soluzione come spesso accade a chi guarda dal di fuori delle dinamiche che invece annebbiano colui che ne è attore principale. Presa qualche misura e voilà: la camera da letto principale viene trasferita al primo piano con un risultato che nell’essenzialità e nel corretto posizionamento del letto rispetto alla porta e finestra gli permette di avere sonni migliori (dormire nei sottotetti con volta a culmine è energeticamente pessimo e infatti dormiva male).

Per fare ciò decide anche di eliminare qualche mobile che ha chiaro in quel momento essere vecchio ed inutile. E così da spazio al nuovo di entrare e così è.

Ora ha a disposizione una stanza da dedicare alla lettura, alla meditazione e alla musica e… agli amici con cui condividere il suo mondo!!

E l’impianto audio? Qui ci possiamo divertire avendo rimosso i vincoli principali e potendo quindi ottimizzare le apparecchiature audio a sua disposizione.

La messa a punto e il corretto inserimento nell’ambiente valgono il 50% del risultato finale. A chi mi chiede consiglio dico sempre che prima si deve ottimizzare ciò che già c’è e poi ti verrà chiaro se e cosa vorrai eventualmente sostituire con uno strumento di qualità superiore, un po’ come nella vita.

Naturalmente c’è un limite verso il basso al quale non si può chiedere nemmeno che suoni (e infatti non lo fa) ma emetterà solo frequenze distorte che seguono una traccia musicale (ad esempio i cellulari, l’audio interno dei pc se non trattato, i televisori in genere, quasi tutti i compatti come la maggior parte di quelli venduti nei centri commerciali, che non vuol dire che anche in quei luoghi non si possa fare un buon acquisto, e così via).

E assolutamente non sto dicendo che bisogna investire in budget importanti ma stabilito un qualunque budget (fondamentale questo come primo passo per un buon acquisto) si può scegliere il meglio nel contesto. Come? Affidandosi, in particolare a chi non ha specifica conoscenza ed esperienza, a negozi specializzati che offrono non solo competenza ma soprattutto servizio e sono ben contenti di poter aiutare, anche con budget modesti, un neofita iniziando con il chiedere e aiutarlo a chiarire le sue esigenze e il suo contesto d’ambiente perché sanno che sarete il loro potenziale cliente, via via sempre più appassionato, del loro futuro in proporzione all’emozione procurata dal risultato. Al neofita sconsiglierei acquisti su internet anche se più convenienti (non si paga il servizio perché non c’è) e occhio ai consigli di amici la cui esperienza ovviamente non è di tipo professionale (me compreso). Ottimo il settore dell’usato ma bisogna già avere idee chiare e conoscenze specifiche.

Comunque Alberto si è fidato ed io, gongolante di poter condividere la mia esperienza ho incominciato l’allestimento dell’impianto e se avete ancora un po’ di pazienza a continuare nella lettura e fatta chiara la premessa di cui sopra potreste trovare qualche suggerimento e spunto per migliorare il risultato sonoro del vostro impianto audio, qualunque esso sia.

Infatti immagino starete ascoltando i mantra e le musiche di Prosperitynet a 432 Hz (vedi banner laterale per accedere al sito di Prosperitynet)  ma, aimè, vi debbo dare una brutta notizia: gli strumenti audio di riproduzione riducono drasticamente la qualità del suono (tagliano elettricamente frequenze e quindi armoniche) del messaggio musicale introducendo alti livelli di distorsione in proporzione sia alla loro qualità intrinseca che al posizionamento in ambiente, vanificando una parte della bontà del loro scopo e potenziale, parte che può  essere anche consistente….   E non immaginate che emozioni vi perdete!

La stanza abbiamo detto che è rettangolare (dove possibile sempre da preferirsi) di dimensioni più che sufficienti affinchè le onde sonore si possano propagare e riflettere armoniosamente nello spazio secondo dei parametri e leggi che conoscere qui ci complicherebbero la questione e basta. Le casse acustiche le abbiamo posizionate (anche in questo caso preferibilmente) sul lato corto della stanza mentre le apparecchiature audio sono state situate adiacenti sul lato lungo della stanza (spesso vengono posizionate in “mezzo” ai diffusori acustici interferendo sulla ricostruzione scenica dell’immagine sonora) e questo contemporaneamente all’identificazione del punto di ascolto che possiamo trovare all’apice di un triangolo equilatero o isoscele rispetto alle casse acustiche ed è meglio se alle spalle dell’ascoltatore c’è uno spazio “d’aria” prima della parete di fondo.

Come stabilire l’esatto posizionamento in termini di distanza (cm.) delle casse acustiche rispetto la parete di fondo e le pareti laterali?

C’è una formula che deriva dallo studio della sezione aurea… già il medesimo studio che ha determinato la frequenza 432 Hz come ottimale nell’accordatura degli strumenti musicali!

Nella letteratura specialistica ci sono anche altre soluzioni ma siamo in molti a ritenere questa formula “magica” rispetto al risultato ottenuto. Quindi ve la consiglio laddove applicabile sapendo che man mano che ci allontaniamo avremo risultati via via sempre più compromissori.

Eccola:

1.      misurate la lunghezza della parete corta della stanza a rettangolo ovvero dietro le casse acustiche;

2.      il numero ottenuto lo moltiplicate per la costante 0,276 ed ottenete un numero che, in cm., è la distanza da applicare dal centro anteriore di ogni cassa acustica alla sua parete laterale adiacente;

3.      nuovamente il numero del punto 1) ottenuto lo moltiplicate per la costante 0,447 ed ottenete un numero che, in cm., è la distanza da applicare dal centro anteriore di ogni cassa acustica alla parete corta posteriore;

Complicato? Niente paura in allegato un semplice schema dissolverà qualunque dubbio.

A questo punto selezionate il punto d’ascolto quale apice di un triangolo equilatero (prendete la distanza interna tra i due diffusori e la utilizzate per costruire il lati con l’apice come punto di ascolto) se è possibile altrimenti isoscele.

E’ chiaro che se la stanza non è esclusivamente pensata e dedicata all’ascolto musicale si dovrà accettare via via dei compromessi in quanto alla fine ci si deve vivere nella casa e non è detto che tutti gli abitanti siano d’accordo a questa potenziale invasione di suono e strumenti.

Quindi buon senso! D’altronde anche questa piccola impresa è uno spunto che ci da Prosperitynet per conoscere meglio nuovi (o vecchi) aspetti delle relazioni con i propri familiari: dare e ricevere o imporre e prendere?

Già, ma ora le casse acustiche, le appoggio semplicemente a terra? No, se sono casse bookself cioè casse di piccole dimensioni pensate per essere appoggiate hanno la necessità di un supporto dedicato da aggiungere come accessorio indispensabile (si trovano anche negli store dei centri commerciali tipo Media World)… oppure appoggiate su una libreria ma addio posizionamento aureo e ricostruzione “scenica” del suono per non parlare che l’altezza rispetto all’orecchio dell’ascoltatore è quasi certamente sbagliata.

Dopodiché vanno collegate via cavo all’amplificatore integrato, cioè lo strumento dedicato alla gestione ed amplificazione del segnale musicale (può essere solo finale con preamplificatore a parte, valvolare o a stato solido, ma ci spostiamo su un’altra fascia di prezzo e prestazioni) e qui normalmente i cavi utilizzati e che vengono forniti standard nella fascia di prezzo entry level è un normale cavo elettrico (come quelli delle normali lampade da tavolo tanto per intenderci) che sono “la morte del suono”..!! Acquistare, con un investimento minimo, dei cavi specifici per l’utilizzo audio fa la differenza che ha lasciato a bocca aperta anche il mio amico Alberto!

Nel momento in cui gli ho sostituito con dei miei cavi che sono andati al posto di quelli eccessivamente economici per il suo livello di impianto, il risultato è stato semplicemente eclatante rispetto già alla meraviglia di suono, ricostruzione scenica, ampiezza delle armoniche riprodotte e coinvolgimento generale che si era ottenuto con gli interventi precedenti.

Stessa cosa con il cavo di collegamento tra il lettore cd e l’amplificatore e questi ultimi due con  la presa di corrente a muro della casa…. E già anche i cavi che portano la corrente primaria, man mano che cresciamo di livello e di prestazioni devono essere specifici fino a introdurre un “filtro di rete” tra la presa murale e questi cavi per eliminare le “sporcizie” tipiche della corrente elettrica così come fornitaci, cosa che è stata fatta nell’impianto specifico.

Ultima chicca abbiamo sostituito le casse acustiche che da bookself siamo passati ad un modello a torre con appoggio diretto a pavimento….

Qualche complemento come tappeto a terra, libreria alle spalle delle casse acustiche (no vetri o specchi se non con tendaggi), tende, quadri, divano, luci ovvero normale arredo tipico di un salotto reso caldo ed accogliente ma che sono utilissimi a smorzare riverberi ed onde stazionarie.

E la magia era completa!

Ora Alberto ha un suo locale specifico dove potersi raccogliere nel piacere di musica, lettura, in solitudine o compagnia con una resa sonora che ha stupito perfino me!

E vi assicuro che è normalmente riproponibile quasi nella totalità delle normali abitazioni utilizzando spesso quello che già c’è o con la sola aggiunta di qualche accessorio più o meno indispensabile a seconda del risultato ambito!

E’ solo richiesto buon senso e volontà….ed essere nel processo di Prosperitynet perché se pensate ancora che per Alberto sia stato un caso……..

 

 

Ps:

L’impianto sopra descritto è così composto tralasciando marchi e modelli per non fare pubblicità e soprattutto confusione:

         lettore cd;

         amplificatore integrato;

         casse acustiche a torre da pavimento;

         filtro di rete;

         nr. 2 cavi di rete dedicati;

         nr. 1 cavo di segnale;

         nr. 2 cavi di potenza (collegamento tra amplificatore e casse acustiche);

Budget € 7000,00 circa… ma è sufficiente anche solo un decimo per avere già ottimi risultati insospettabili!

 

Il mondo della fruizione domestica della musica è orientato sempre di più alla musica così detta liquida cioè tramite pc (sia acquisto di file musicali che come sorgente del segnale musicale).

Infatti il lettore cd può essere sostituito da pc che richiede per ottenere una buona qualità di segnale di un accessorio chiamato convertitore, specifico per questo uso ( si trovano da € 150,00 in sù) che via cavo si collega prima al pc e poi all’amplificatore integrato tramite porta usb e con cavi audio specifici.

Soluzioni tipo casse direttamente collegate al pc ed altre amenità simili sono generalmente PESSIME!!

Ci sono apparecchiature specifiche chiamate “dock station” idonee ad inserirci direttamente l’IPod e che hanno un risultato sonoro accettabile, ma non di alta fedeltà, purchè con casse acustiche e posizionamento adeguati.

Un’altra nota importante è il formato del file musicale su pc che normalmente viene fornito in MP3 (formato detto lossy) notoriamente riconosciuto come di bassa qualità audio rispetto ai più performanti Flac ed in particolare Wave (formati detti loseless). In allegato una tabella che fornisce più informazioni dettagliate per chi fosse interessato.

Con software scaricabili gratuiti su internet si può convertire da un formato all’altro (DVDVideoSoft Free Studio; un sito sicuro per trovarli è www.softonic.it).

Ma se poi non ci sono gli strumenti di cui ai punti precedenti il formato diventa insignificante perché la scheda audio del pc taglia tutto!!

L’MP3 è’ un formato idoneo per Ipod e cellulari o in auto (attenzione: non sto dicendo che con quegli strumenti non vada più ascoltata musica… basta essere consapevoli dei limiti e utilizzati dove altrimenti la musica non potrebbe seguirci…e attenzione alle orecchie perché alto volume e distorsione degli auricolari ce le possono rovinare!!)

Per organizzare la nostra musica sempre su pc vengono utilizzati normalmente Media Player e ITunes ma provate anche Foobar 2000 o Songbird sempre scaricabili gratuitamente dal link di Softonic. Questi hanno il vantaggio che bypassano le sporcizie sonore (Foobar 2000) in particolare del sistema Windows.

ITunes esegue automaticamente di default la conversione da MP3 ad AIFF che è già un formato di qualità.

Per farsi un po’ di cultura sia audio che musicale insieme si possono leggere le seguenti riviste “storiche” del settore: Audio Review – Suono – Fedeltà del Suono; tutte e tre con relativo sito e le prime due sono fruibili anche con l’IPad.

Hanno il pregio di essere adatte anche per neofiti e con recensioni di apparecchiature dal prezzo più che abbordabile.

 

La musica, la Buona Musica, è una frequenza che trasmette emozioni e stimola sentimenti… e ci cambia le cellule! In originale è sempre meglio ma fruibile saltuariamente, riprodotta il più possibile simile all’originale, cioè un Buon Suono (uguale al momento è impossibile), può regalare momenti di piacere altrimenti impensabili!

Buon divertimento e grazie per l’attenzione.

 

Installazione aurea-1.pdf

installazione aurea-2.pdf

Formati musicali liquidi.pdf

Una storia a 432 Hzultima modifica: 2011-01-29T08:15:00+01:00da gio08gio
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