I volti della preghiera.

Ogni volta che un umano ha avuto un bisogno, una necessità e non ha avuto la possibilità di trovare risposta, o quanto meno non nei modi e nei tempi che si aspettava secondo una valutazione della sua Personalità/Ego, sia che fosse un problema materiale o una domanda interiore, ha attivato una modalità di richiesta di soluzione che in mille aspetti diversi possiamo sintetizzare con una unica parola: Preghiera.

E nelle mille e mille forme, che sia standardizzata come formula religiosa o che sia spontanea del sentire interiore, che sia profana o sacra, che l’oggetto della richiesta sia nel bene o nel male, è la modalità più diffusa di chiedere qualcosa a… metteteci voi a chi.

Ora la vera differenza che c’è tra una preghiera e l’altra non sta nella forma, nella provenienza o a chi è indirizzata se non nella Coscienza che la emette.

Forse il silenzio del Vuoto è la preghiera assoluta.

La Coscienza è, come tutto ciò che è (che tutto sia Coscienza?), un divenire continuo e si esprime nella nostra realtà in aggregati di esperienze ovvero memorie via via stratificate in forme individualizzate, essendo la separazione un vincolo fondamentale di questo piano di esperienza tanto che i nostri cinque sensi fisici di base hanno, di proposito, un range di lettura, di funzionamento atti a percepire la realtà appunto come insieme di parti con in mezzo uno spazio ed un tempo.

Ecco quindi che gli attributi della preghiera sono gli attributi di chi la emette e quindi non oggettivi ma soggettivi, della propria storia.

Storia che solo per una piccolissima parte è conscia mentre per la parte predominante è subconscia sia del soggetto che dell’insieme a cui il soggetto appartiene (inconscio collettivo).

Da queste considerazioni parte l’esperienza e lo studio di Ihaleakala Hew Len che coagulò in una metodologia insieme alle esperienze di antichi metodi di guarigione hawaiani e di altri colleghi e ricercatori in  Self I-Dentity through Ho’opo-nopono

di cui è stato pubblicato oltre a vari testi l’attuale CD AudioGrazie Ti Amo – Thank You I Love You in collaborazione a Mary Koehler, Stefania Montagna, Nello Ceccon.

Anni addietro lessi il libro di Joe Vitale e Ihaleakala Hew Len “Zero Limits” che consiglio per chi volesse tramite lettura comprendere più a fondo perché l’ascolto del cd non può che fare bene sia allo spirito che al vostro quotidiano.

È una Preghiera d’Amore disgregante delle memorie inconsce che ci portiamo dietro nel nostro dna.

Funziona? Certo che funziona… in relazione al punto di Coscienza in cui vi trovate!

È semplice! È difficile!

Sta ad ognuno di noi spostarsi, evolvere dal punto in cui ritenete di trovarvi.

E questo ascolto è senz’altro un ottimo punto di partenza o di progressione per chi è già per strada.

I volti della preghiera.ultima modifica: 2013-03-14T18:12:00+01:00da gio08gio
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